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Camera con vista

A cura di SpazioB**K insieme a Elisa Zappa e Paolo Colombo

Immagine di Rafal Olbinski

Grazie all’invito di James Bradburne per Pinacoteca di Brera, nel 2023 è nato Camera con vista:
un “gioco di visioni” che, la terza domenica mattina di ogni mese da gennaio a giugno, mette in relazione la grande opera dei fratelli Bellini della sala 8 del museo con le immagini e le figure dei libri e creare un’installazione temporanea ispirata al binomio fantastico “casa-altrove”.
Un’esperienza libera di connessioni tra arte, disegno, illustrazione e fotografia, fuori e dentro i libri, aperta a tutte le età, per leggere con occhi diversi.

Camera con vista ha le sue radici nel progetto “Nello spazio di uno sguardo” per CIRCI-Centro Internazionale di Ricerca della Cultura dell’Infanzia all’interno della Biblioteca Braidense e della Pinacoteca di Brera che ha portato nel 2022 a selezionare trenta titoli internazionali al mese per creare il primo nucleo della prima biblioteca di CIRCI con i più interessanti albi e libri illustrati per bambini e adulti, giochi di carte, saggi e manuali, tra autoproduzioni, piccole realtà indipendenti e grandi editori, dal dopoguerra a oggi, insieme alla redazione della rubrica online che riprende lo stesso nome del progetto bibliografico, fruibile all’interno del sito di CIRCI: tre libri al mese accompagnati da una doppia lettura incrociata, come didascalie museali.

A partire da questa esperienza, Camera con vista diventa un progetto itinerante e modulabile per creare giochi di visioni intergenerazionali che mettano in relazione opere d’arte dei musei (dipinti, sculture, tessuti, ceramiche, oggetti etc) e immagini dei libri illustrati per stimolare processi di osservazione e interpretazione, condividere pubblicamente la varietà degli sguardi attraverso installazioni metaforiche e creare un ambiente caldo e suggestivo.

Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera
Camera con vista, Pinacoteca di Brera

Ingredienti del gioco:

  • un museo, una galleria, una collezione con opere e oggetti di qualsiasi genere
  • tanti libri illustrati di tutti i tipi, da tutto il mondo e per tutte le età da esplorare in libertà e autonomia
  • una o più domande che facciano vibrare il vissuto personale e l’immaginario di ciascuno con le immagini e le figure dentro e intorno ai libri
  • un’istallazione che metta in scena le storie che nascono dai processi associativi tra opere e immagini per creare una piazza dell’immaginario collettivo, uno spazio metaforico condiviso in cui riconoscersi e scoprire la diversità degli sguardi.

«Una visita al museo di Axel Munthe è più o meno questo. Cammini attraverso un ingresso, una cucina, una stanza da letto, uno studio, una casa lungo le cui pareti si allineano frammenti di arte, paccottiglia, bellezza, storia. Poi ti ritrovi su un sentiero che diventa sempre più luminoso; poi arte, paccottiglia, storia, casa, alberi, pietra, foglie e cielo tutti insieme cambiano sul limitare di una veduta talmente aperta che rinnova il significato stesso della parola "veduta". (..) Munthe porta il cielo dentro casa, ti fa voltare in direzione di un orizzonte, suggerisce che "vero" e "falso" non colgano nel segno. Aveva capito (grazie soprattutto alla sua vista difettosa) che in un luogo così splendido, colorato e luminoso, l'enigma più che mai implica l'oscurità. Non voleva la "musealità" voleva il gesto leggero e birichino, il vitale cambiamento di forma, l'atto dell'immaginazione».
Ali Smith, Le ali di Capri. Villa San Michele, in Pezzi da museo, Sellerio 2019

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