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Non a caso. Le cose che siamo

a cura di SpazioB**K con Schiene Pelose e Melania Longo

Non a caso. Le cose che siamo è un corso di formazione intensivo, itinerante e modulabile a seconda dei contesti, sulle collezioni e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, a partire dalle connessioni che si creano esplorando un paesaggio di libri con immagini e figure, un territorio e un museo.

Le prime due edizioni si sono svolte all’inizio 2023 alla libreria SpazioB**K,  poi il corso ha iniziato il suo viaggio alla scoperta di nuovi luoghi: Mantova ad aprile; a giugno al rifugio Piano dei Resinelli in provincia di Lecco; a novembre a Palermo insieme a Edizioni Precarie, Radici Piccolo Museo della Natura e l’Ecomuseo; a febbraio del 2024 al Museo della Ceramica di Savona.

GLI INGREDIENTI DEL CORSO

  • un luogo suggestivo, un museo, una collezione da esplorare
  • un fitto e caotico paesaggio di libri illustrati di tutti i generi, da tutto il mondo, di tutte le epoche e per tutte le età da esplorare e usare come terreno di raccolta di frammenti visivi che catturano la nostra attenzione.

Un’esperienza per leggere all’infinito: esplorare, osservare, ascoltare, scegliere, mettere in connessione, immaginare, condividere a cura della libreria SpazioB**K

  • un fitto e ordinato paesaggio di materiali e oggetti di recupero raccolti dal collettivo artistico Schiene Pelose sulle rive del lago di Lecco da esplorare e usare come terreno di raccolta di frammenti di realtà che catturano la nostra attenzione
  • possibilità di effettuare un’esplorazione dal vivo a cielo aperto nel paesaggio circostante al luogo di realizzazione del corso per raccogliere fisicamente o metaforicamente, nel rispetto dell’ecologia dell’ambiente, frammenti e sguardi di realtà
  • tessitura del materiale raccolto dentro e intorno ai libri per creare un unico grande paesaggio di scarti.

Un’esperienza artistica per per abitare profondamente i luoghi che attraversiamo: camminare, cercare affinità, stare, accogliere, oziare a cura di Schiene Pelose

  • esplorazione dei linguaggi e delle pratiche artistiche che hanno fatto del collezionismo un dispositivo per creare un’identità e un nuovo futuro, insieme a esercizi di percezione e narrazione delle raccolte.

Un’esperienza di analisi e racconto per incontrare e lasciarsi ispirare dall’arte degli artisti che hanno lavorato sulle collezioni e riscoprire il museo come casa di memorie e di storie in dialogo con i suoi pubblici a cura di Melania Longo.

« Si ha l’impressione che questo campionario della Waste Land universale stia per rivelarci qualcosa d’importante: una descrizione del mondo? un diario segreto del collezionista? o un responso su di me che sto scrutando in queste clessidre immobili l’ora a cui sono giunto? Tutto questo, insieme, forse.
(..) Ecco che, come ogni collezione, anche questa è un diario: diario di viaggi, certo, ma pure diario di sentimenti, di stati d’animo, di umori (..) o forse soltanto diario di quell’oscura smania che spinge tanto a mettere insieme una collezione quanto a tenere un diario, cioè il bisogno di trasformare lo scorrere della propria esistenza in una serie di oggetti salvati dalla dispersione, o in una serie di righe scritte, cristallizzate fuori dal flusso continuo dei pensieri.
Il fascino di una collezione sta in quel tanto che rivela e in quel tanto che nasconde della spinta segreta che ha portato a crearla».
Italo Calvino, Collezione di sabbia 1984

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