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“Immagina” un festival che mette al centro il libro illustrato e decide che non serve null’altro per generare incontri: non una grafica altisonante, né un ufficio stampa coi fiocchi, né mostre di illustratori, giusto qualche laboratorio costruito attraverso buone relazioni con professionisti dell’editoria.
“Immagina” un festival che è un regalo silenzioso all’editoria per la cura, la ricerca bibliografica intorno a un tema chiave, la promozione di un catalogo italiano e internazionale servito su un piatto d’oro a un pubblico di lettori forti da tutta Italia, insieme a passanti della città e turisti, con e senza bambini.
Fiducia al libro illustrato! Fiducia nei lettori!
Immagina festival a Lucca, ogni anno il primo weekend di settembre!
Per il secondo anno SpazioB**K è tornato al festival con una proposta di formazione progettata insieme a Elisa Zappa e Silvia Vecchini: ESSERI LEGGERI. Giochi di lettura per aria e per terra con la poesia e le immagini.
Due momenti di esplorazione libera, strettamente connessi, la mattina e il pomeriggio di sabato 2 settembre 2023 nell’orto della biblioteca Agorà, rivolto ad adulti amanti della letteratura e dell’illustrazione, dell’arte e della fotografia, curiosi di sperimentare nuovi approcci all’educazione alla lettura per sé e per altri nei contesti più diversi.
Nell’esplorazione a cura della libreria ed Elisa Zappa ci guida il matto dei tarocchi, nell’interpretazione di Alejandro Jodorowsky: “Il Matto rappresenta la follia o la leggerezza. E, naturalmente, un pellegrinaggio, un viaggio, una forza che si muove. Il problema è sapere in quale direzione di muove: Il Matto di per sé non ha preferenze.”
E allora “tutte le vie vie sono la mia via”: nell’orto allestiamo isole con diverse esperienze di lettura ispirate al tema della leggerezza, dove non esiste un percorso prestabilito e ognuno può sostare, in solitudine e in compagnia, per il tempo che desidera.
Ognuno porta con sé un fagotto da riempire con tracce di immagine e parole raccolte lungo il viaggio.
La cosa più “pesante” è saper “alleggerire”: svuotare il proprio fagotto dai disegni, dalle frasi, dagli appunti e saperli lasciare andare.
Il fagotto che si riempie diventa il nostro, con i segni di tutti che si intrecciano. Un vero tesoro da custodire e far fiorire altrove.
Solo un’ “istantanea” rimane ai partecipanti, amuleto di leggerezza.
Continua Silvia, lungo la strada della poesia.
Ce la facciamo amore
il cielo è così azzurro
così cara la vista al nostro cuore
dell’orto del vicino, del convento
con la campana che accompagna il dolce
vento, non più di tramontana.
Qualche volta (basta non far rumore)
gli accadimenti, gli eventi, il nemico
sonnecchiano un poco
e si respira, dài ce la facciamo.
Walter Cremonte, Diversamente, Marcos y Marcos