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LA MELA MASCHERATA

NON UCCIDERE LA SELVATICHEZZA! 
PRESENTAZIONE DEL FUMETTO LA MELA MASCHERATA CON MARTOZ, LILIANA CUPIDO DI CANICOLA EDIZIONI E MONICA BARBATO GUIDA DELLA NON-SCUOLA DEL TEATRO DELLE ALBE A MILANO 
giovedì 11 maggio alle 19 a Spazio b**k  Nasce Dino Buzzati, la nuova collana di fumetto per bambini e ragazzi di Canicola Edizioni.
Una scarica elettrica di colore e di segni nel panorama editoriale per portare lo spirito libero dell’autoproduzione nel grande mercato.
Con Martoz presenteremo il primo volume La mela mascherata, la leggenda della contea di Cotignork inventata a partire dalle storie popolari raccolte dal vivo dall’autore nel comune di Cotignola in Emilia-Romagna.
Insieme all’autore ci confronteremo con Liliana Cupido, editrice, e Monica Barbato, guida del laboratorio di teatro Non-scuola dedicato agli adolescenti (Teatro delle Albe in collaborazione a Milano con Olinda) .
Un ponte tra fumettista, un editore e la non-scuola per parlare di come non uccidere la selvatichezza di bambini e ragazzi, mettendo in comune due parole chiave: educazione e altri linguaggi.

La mela mascherata
Nella contea di Cotignola popolata da streghe, cartografi, conti imprigionati e gnomi di carta si districa la ricerca dell’unico frutto da cui trarre un antidoto profumato: la prodigiosa Mela Cotogna che può essere raggiunta solo scalando altissime torri e gareggiando all’ultimo respiro su treni in corsa. La mela mascherata racconta l’avventura della coraggiosa erborista Lucia e di una banda di strampalati cowboy al galoppo di gatti giganti che si uniscono per sovvertire il regno del brigante Passatore e scarcerare il conte Muzio, accusato falsamente di aver inquinato le acque del fiume Senio, e ricongiungerlo all’eroina innamorata.

Martoz
ha 26 anni e il suo vero nome è Alessandro. Nato ad Assisi, cresciuto a Roma, ora vive a Milano. Con il disegno fa tutto. Fumetti, illustrazioni, serigrafie, scenografie, murales. Realizza progetti in prorpio e con amici oppure collabora con riviste in Italia o all’estero. Ha pubblicato due romanzi a fumetti: Remi Tot in STUNT (2015) per MalEdizioni e Amore di Lontano (2016) per Canicola. Come illustratore collabora con Inuit, Illustratore Italiano e Associazione Illustri. Ha esposto i suoi lavori a Los Angeles, New York, Parigi, Roma, Instagram / @alemartoz

Canicola
è una associazione culturale con sede a Bologna. Un progetto editoriale che dal 2005 fa ricerca in ambito grafico e narrativo attraverso il fumetto e il disegno contemporaneo. Canicola Bambini è un progetto che prevede attività pedagogiche e divulgative sul fumetto per bambini e adulti, libri a fumetti, mostre di autori, esposizioni e quaderni frutto dei laboratori con i bambini.  Pone il linguaggio del fumetto al centro di percorsi pedagogici che promuovono la lettura e la pratica artistica, attraverso la ricerca di dialogo con altre forme di narrazione, con la cultura di un territorio, con contesti sociali diversi. Realizza percorsi di alfabetizzazione al fumetto nelle scuole, nelle biblioteche, durante manifestazioni culturali, promuovendo la lettura e l’interiorizzazione del fumetto come linguaggio attraverso cui raccontare se stessi e gli altri, come disciplina creativa.

TIMONE D’ATENE ispirato a William Shakespeare – Teatro la Cucina, Olinda, aprile 2017

Non-scuola
Una delle esperienze che segnano il percorso del teatro delle Albe è la “non scuola”. Dopo diversi incontri nei licei, “tutto ha origine a Ravenna, nel 1991 – racconta Marco Martinelli, uno dei fondatori -, eravamo in 200 allo Sferisterio tra bambini e adolescenti per un gioco teatrale”.
Nella non-scuola si sperimenta “l’arte dello stare insieme, oggi da riapprendere. Oggi la persona è una monade, un finto-felice, oggi c’è da consumare. Il teatro fa apprendere come liberare la propria vita”. Non ci sono spettatori, nei laboratori della non-scuola, ma “testimoni”. Non ci sono maestri, ma guide, la non-scuola non fa selezioni ma accoglie. “Si va a sudare, a giocare insieme”.
Dopo un critica dura ai modelli educativi indotti dalla televisione degli ultimi 20 anni, “colei che fa gli italiani”, Martinelli spiega che la non-scuola prova a disfarli, i piccoli italiani, ad ascoltarli nel profondo, a suggerirgli altro”. Solo uno è il dogma: “Si possono strapazzare Aristofane e Brecht, ma quello che deve emergere dal lavoro scenico è la vita degli adolescenti, i contrasti dissonanti che alimentano la psiche, le nevrosi luminose, la lava incandescente che si nasconde agli insegnanti e ai genitori. In una parola l’energia, che deve a sua volta guidare le guide”. Non ci sono provini, i ragazzi vanno tutti in scena se si impegnano, non si scelgono i più bravi. I moduli variano e anche le tecniche: “Non esiste la Tecnica in assoluto, ma solo modi diversi di servire le visioni”. Tratto da Redattore Sociale.

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