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LA VOLIERA D’ORO (ed Topipittori)
Una riflessione sullo stile e la relazione testo-immagine
Incontro con Anna Castagnoli, aperto alle domande del pubblico
venerdì 12 febbraio alle 18
Anna: Sono molto affezionata a Valentina, anche se è così crudele. Penso che ogni bambino e ogni adulto abbia dentro di sé, nel suo mondo più segreto, un bambino solo e arrabbiato. Bisogna imparare a conoscerlo per addomesticarlo, e bisogna dargli molto amore per calmarlo.
Che sentimento provavi verso Valentina nel momento in cui la illustravi?
Carll: Devo amare profondamente il personaggio principale di una storia per illustrarlo. Devo essere capace di entrare nel suo mondo; se non ci riesco, non posso appropriarmi della sua storia e del suo universo.
La storia di Valentina è la storia di tutti i bambini. Lei è una principessa, avrei potuto disegnarla con una corona o un vestito rosa, invece no. Per me lei era una bambina normale. Ogni bambina è una principessa per qualcuno, per i suoi genitori o per i suoi nonni… Per me Valentina era una bambina, e basta. Una bambina troppo viziata.
Devo trovare ogni volta l’equilibrio tra la storia e la mia propria interpretazione della storia.
Nelle mie tavole è una bambina comune, un vestito semplice, persino un grembiule….
E il palazzo: è veramente un palazzo o è una piccola casa che lei considera un palazzo?