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FOTO-COPIE BLU DI PRUSSIA – ESPERIMENTI DI CIANOTIPIA – SECONDA EDIZIONE!

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2) In caso di mancato raggiungimento del numero minimo previsto, la libreria si riserva di annullare il corso. Verrà data immediata comunicazione agli iscritti e verrà restituita la quota versata.
In caso di annullamento del corso da parte della libreria per cause di forza maggiore, anche all’ultimo momento, è previsto il rimborso della sola quota di partecipazione.
3) È possibile disdire la partecipazione e chiedere il rimborso dell’importo versato fino a 14 giorni lavorativi prima dell’inizio del corso, dando comunicazione tramite telefono o mail alla quale la libreria dovrà dare conferma di avvenuta ricezione.

FOTO-COPIE BLU DI PRUSSIA – ESPERIMENTI DI CIANOTIPIA – Seconda edizione!
con Anna Martinucci

Sabato 8 giugno 2019 dalle 10 alle 17 a Spazio b**k
110 euro (kit incluso)

A CHI È RIVOLTO
Il corso è aperto a tutti, soprattutto a chi ha voglia di conoscere una tecnica di stampa tra le più antiche per trovare poi un metodo di rappresentazione più personale.

DESCRIZIONE GENERALE E OBIETTIVI
Foto-copie Blu di Prussia è un corso pratico basato sulla sperimentazione di una tra le più antiche e semplici tecniche fotografiche: la cianotipia.

Gli studi condotti nel 1840 dall’astronomo inglese John Herschel (1792 – 1871) sui sali d’argento, analizzati in relazione allo spettro luminoso, portarono a considerare anche i sali di ferro nel processo di sensibilizzazione del supporto fotografico. Nel 1842, nella relazione Sull’azione dei raggi luminosi dello spettro solare sui colori vegetali e su alcuni nuovi processi fotografici, descrisse per la prima volta questo processo fotografico dal colore blu intenso (blu di Prussia), caratteristica dell’ossidazione dei sali ferrici per mezzo del ferricianuro di potassio. La cianotipia, oltre a essere stata la tecnica prediletta per copiare velocemente immagini (frequenti le copie di disegni tecnici e architettonici), venne utilizzata anche a scopi di ricerca. È il caso, per esempio, delle immagini di Anna Atkins, biologa e prima fotografa della storia, la quale, nel 1843, raccolse e impresse sulla carta le alghe marine che stava studiando.

Cianotipo di Anna Martinucci

PROGRAMMA
Nell’arco di una giornata studieremo la storia di un processo fotografico che dal 1842 a oggi sopravvive invariato, scopriremo chi furono i pionieri e il loro fondamentale apporto alla storia culturale e scientifica, vedremo come preparare le soluzioni, che caratteristiche chimiche hanno e quali possibili supporti utilizzare. Ognuno studierà il proprio modo per comporre le immagini tramite il contatto di oggetti – naturali e non – e di negativi ottenuti da fotografie personali. Svilupperemo, infine, le cianotipie utilizzando la luce diretta del sole o quella delle lampade UV e proveremo a virarle immergendole nel caffè o nel tè.

COSA PORTARE
Ogni partecipante, oltre a un grembiule o a vestiti che si possono sporcare, può portare foglie e fiori, secchi o appena colti (meglio se piccoli) e una fotografia a cui si è affezionati e che abbia come soggetto un paesaggio (da inviare almeno una settimana prima del corso).

MATERIALI FORNITI
Ognuno avrà un kit con le soluzioni chimiche e potrà usufruire di carta, pennelli e di tutto il necessario per poter sviluppare le proprie cianotipie.

Cianotipo di Anna Martinucci

L’INSEGNANTE
Anna Martinucci è nata a Bergamo nel 1984, si è laureata in Lettere e Filosofia con una tesi specialistica in editoria. Deve a suo nonno, dal quale ha ereditato un ricco archivio di libri antichi, riviste otto novecentesche, fotografie e filmati, l’interesse per le immagini, la grafica e le tecniche fotografiche antiche. Ha potuto conoscere meglio la cianotipia in uno degli studi fotografici più interessanti e sperimentali di Lisbona. Come grafica, cura i progetti di alcune case editrici italiane e straniere.

D. Anna Atkins, cianotipo di un Chondrus mamillosus, 1843;