MUSEI, PREGIUDIZI E STEREOTIPI

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1) Le iscrizioni verranno accettate in ordine di arrivo fino a esaurimento posti.
2) In caso di mancato raggiungimento del numero minimo previsto, la libreria si riserva di annullare il corso. Verrà data immediata comunicazione agli iscritti e verrà restituita la quota versata.
In caso di annullamento del corso da parte della libreria per cause di forza maggiore, anche all’ultimo momento, è previsto il rimborso della sola quota di partecipazione.
3) È possibile disdire la partecipazione e chiedere il rimborso dell’importo versato fino a 14 giorni lavorativi prima dell’inizio del corso per i corsi di durata massima di 2 giorni e fino a 28 giorni lavorativi per i corsi di durata superiore a due giorni, dando comunicazione tramite telefono o mail alla quale la libreria dovrà dare conferma di avvenuta ricezione.

MUSEI, PREGIUDIZI E STEREOTIPI
Modi di guardare, modi di pensare
con  Chiara Ciaccheri, Anna Chiara Cimoli, Maria Elena Colombo, Stefano Pasta, Giordana Piccinini e Spazio b**k
Sabato 2 marzo dalle 10 alle 18 e domenica 3 marzo dalle 9.30 alle 17
ISCRIZIONI ENTRO 15 FEBBRAIO
min 12 max 20 persone – 200 euro

A CHI E’ RIVOLTO IL CORSO
Professionisti museali, galleristi, educatori, insegnanti, designer, fotografi, archivisti, ricercatori, studiosi e tutti coloro che vogliono approfondire il tema della comunicazione nell’ambito dell’educazione all’arte.

DESCRIZIONE GENERALE E OBIETTIVI
È possibile un’interpretazione della realtà libera da pregiudizi? Perché il nostro cervello costruisce gli stereotipi? In che modo gli spazi della cultura possono contribuire a una riflessione critica su questi processi e favorire un pensiero più consapevole?
I musei si interrogano sempre di più sull’uso delle parole (quelle che compaiono nelle didascalie, nei cataloghi, nella comunicazione online) e sui significati che veicolano: alcuni hanno avviato un processo di revisione molto radicale.
È “solo” correttezza politica? E perché la correttezza politica ci dà così fastidio?
Il pregiudizio, poi, non riguarda solo le parole che si scelgono, ma anche le questioni di gestione, leadership, ruoli, l’idea stessa di museo.
Nel corso delle due giornate ascolteremo voci dal campo: quelle della museologia, dell’editoria, del giornalismo, della comunicazione digitale, della letteratura per ragazzi. Lavoreremo in museo per cimentarci con i nostri angoli bui e con la nostra consapevolezza, individuale e collettiva.
Ne usciremo, probabilmente, avendo più domande che risposte, ma forse con una maggiore coscienza dei margini di azione e di pensiero critico di ciascuno.

PROGRAMMA
Sabato 2 marzo 2019
10.00 Accoglienza e conoscenza
10.30 – 12.00 Stereotipi e altre specie di carta [Spazio b**k]
Un’avventura esplorativa in una giungla di parole e immagini per immergersi nella varietà di libri didattica d’arte, cataloghi, saggi e altri materiali cartacei di comunicazione museale. Un’esperienza collettiva per scoprire la ricchezza di stimoli sollecitata da differenti formati e materiali, storie, lingue, linguaggi,  illustrazioni, immaginari e intenti.
12.15 – 13.30 Stereotipi 1_ Tutto da me. Fare e disfare il genere cercando nelle storie modelli alternativi. [Giordana Piccinini Hamelin Associazione Culturale]
Pranzo
14.30 – 16.15 Resistenza/costruzione: il museo e i suoi stereotipi. Cornice teorica e pratiche dal campo [Anna Chiara Cimoli e Chiara Ciaccheri]
16.30-17.45 Stereotipi 2_ Musei e comunicazione: la selva oscura degli stereotipi (qualche domanda da farsi e qualche buona pratica per orientarsi [Maria Elena Colombo]
18 aperitivo e discussione facoltativa sulle questioni sospese

Domenica 3 marzo 2019
9.30 – 10.30 Stereotipi 3_ Le parole della diversità culturale [Stefano Pasta]
11 – 13 Workshop al museo GASC – Zone d’ombra e di luce: un’esplorazione al museo [Anna Chiara Cimoli e Chiara Ciaccheri]
14.00 – 16 Zone d’ombra e di luce: un’esplorazione al museo [Anna Chiara Cimoli e Chiara Ciaccheri]
16.00 Restituzione workshop e chiusura

BIO – CHI SIAMO
Spazio B**K, Maria Chiara Ciaccheri a Anna Chiara Cimoli curano insieme il progetto “Senza titolo”, che si concentra sui testi museali considerandoli come specchio dei processi di interpretazione. “Senza titolo” in questi anni ha svolto corsi di formazione presso Spazio B**K, la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, la GNAM di Roma e i Musei Civici di Siena.

Diletta Colombo e Chiara Bottani sono le fondatrici della libreria Spazio b**k, entrambe laureate in storia e con un’esperienza complementare in libreria e in biblioteca alle spalle.Insieme si occupano della progettazione e organizzazione di tutte le attività interne ed esterne alla libreria (presentazioni, incontri e corsi di formazione, consulenze bibliografiche ed editoriali, mercati, festival) e tengono lezioni al Mimaster Illustrazione, allo Ied di Torino e al corso intensivo Creative Publishing Direction di Mimaster e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. Il progetto Il libro nella giungla nasce dopo sei anni di esperienza in libreria per condividere una visione libera e armonica dell’educazione alla lettura con i libri illustrati.

Maria Chiara Ciaccheri collabora con diverse istituzioni e musei occupandosi soprattutto di formazione museale sui temi dell’accessibilità, dell’interpretazione e della facilitazione dei processi di apprendimento dei pubblici adulti. Dopo gli studi in storia dell’arte e museologia, sia è specializzata al Master in Learning and Visitor Studies in Museums and Galleries presso l’Università di Leicester (UK). Socia di ABCittà, collabora, insieme ad Anna Chiara Cimoli, allo sviluppo di progetti museali di tipo inclusivo. Dal 2015 è fra i docenti del modulo dedicato all’accessibilità museale per il Master in Servizi Educativi dell’Università Cattolica di Milano. Scrive di musei per la rivista cheFare.com, portando avanti la sua ricerca indipendente in Italia e all’estero.

Anna Chiara Cimoli è una progettista e consulente museale. Dal 2001 è socia di ABCittà, per cui si occupa di impatto sociale dei luoghi della cultura. È docente a contratto presso l’Università Statale di Milano. Ha partecipato come ricercatrice indipendente al progetto europeo MeLa*-European Museums in an age of migrations. Ha pubblicato Musei effimeri. Allestimenti di mostre in Italia 1947-1963 (2007), Che cosa vedi? Musei e pubblico adolescente (2017), Approdi. Musei delle migrazioni in Europa (2018). Con Maria Vlachou, è editor del blog ‘Museums and Migration’.

Maria Elena Colombo, laureata in Conservazione dei Beni Culturali a Udine, ha conseguito un Master in Museologia, museografia e gestione dei beni culturali a Milano.
Si è occupata per un decennio di comunicazione e advertising in contesti digitali; è stata redattrice del progetto “Un museo al mese”, collaborazione fra la testata Focus Junior e il MiBACT. Ha lavorato come digital media curator e ufficio stampa per il Museo Diocesano di Milano dal 2011 al 2015; ha collaborato con il Museo Bagatti Valsecchi. Insegna in contesti di formazione post laurea sul tema museologia e comunicazione, con focus sul digitale; è professore a contratto in Multimedialità e beni culturali all’Accademia di Brera. Scrive per Artribune, Che Fare, il Giornale delle Fondazioni.

Stefano Pasta, giornalista professionista e assegnista di ricerca in Pedagogia, collabora con il Centro di Ricerca sull’Educazione ai media dell’Informazione e alla Tecnologia (CREMIT) e con il Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali dell’Università Cattolica. Applicando la ricerca sulle forme online di “pensiero prevenuto” in ottica di educazione all’informazione e alla cittadinanza, tiene diverse formazioni, soprattutto rivolte a insegnanti e operatori sociali.
A livello accademico, associativo e in gruppi di lavoro di enti pubblici, è esperto di interventi a contrasto delle discriminazioni su base etnica e religiosa (antisemitismo, islamofobia, antiziganismo, xenofobia) con particolare attenzione all’ambiente digitale, sulla presenza di rom e sinti in Italia, la cittadinanza interculturale, i flussi migratori e la didattica della Shoah.
Fa parte dell’équipe di ricerca di Sciences Po (Parigi) nell’ambito del programma europeo “MARG-IN. MARGinalisation/INclusion” (politiche sui rom migranti in Francia, Spagna, Italia). Ha vinto il premio Sirem Giovane Ricercatore 2017 della Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale. È autore della monografia Razzismi 2.0. Analisi socio-educativa dell’odio online.

Giordana Piccinini è socia fondatrice di Hamelin, un’associazione culturale creata nel 1996 che mette in relazione promozione culturale e vocazione pedagogica, lavorando in particolare con bambini e adolescenti attraverso la letteratura, il fumetto, l’illustrazione e il cinema.
Al centro delle attività di Hamelin ci sono le storie, considerate uno strumento di sopravvivenza, di crescita e di scoperta della realtà.  L’associazione nasce dalla convinzione che leggere sia un atto fondamentale che porta a una ricerca di senso, di sé e del mondo che ci circonda.
Hamelin organizza percorsi di lettura e laboratori di fumetto per le scuole, conferenze e corsi di aggiornamento per insegnanti, bibliotecari e genitori, mostre e progetti didattici. Cura inoltre il progetto nazionale di promozione della lettura “Xanadu. Comunità di lettori ostinati”, la rivista “Hamelin. Storie figure pedagogia” e BilBOlbul Festival internazionale di fumetto.

 

Immagine di cover: Gregg Deal, Denver Art Museum