






Il giardino del Mediterraneo
Giuseppe Barbera
Storie e paesaggi da Omero all’Antropocene
Il Saggiatore 2021
«Nuovi paesaggi bisogna immaginare, progettare, realizzare e gestire nei quali cercare non soluzioni salvifiche ai disastri dell’Antropocene ma risposte alle angosce di sopravvivere a esso. (..) Nei paesaggi nati dall’equilibrio tra la natura e la storia, in quelli limitati e protetti da un giardino possiamo trovare soluzioni parziali, palliativi, spazi e tempi intermedi e ibridi. Tra Città del Messico e Cuernavaca (come tra Gela e Maredolce) c’è il paesaggio del ficodindia, di una natura che si mostra resiliente, che modificata dalla cultura ha imparato dal paradiso che si può sopravvivere all’inferno. Anni fa si ripeteva che la bellezza avrebbe salvato il mondo, adesso è il momento che lo faccia il paesaggio.»