Clueb 2003
«Gli oggetti sono strumenti essenziali della conoscenza, di noi stessi, del mondo. Tuttavia, presi di per sé, decontestualizzato nel museo, essi sono perfettamente muti: per il visitatore profano, il linguaggio non verbale delle cose è pura presunzione museologica. Spetta dunque all’ordinatore e all’allettatore farli ‘parlare’: ossia interpretarli e offrire tale interpretazione al pubblico. Il significato, sappiamo prende a esistere soltanto nell’interazione fra chi osserva e l’oggetto osservato.»