









La collezione Adler di libri sovietici per bambini 1930-1933
Federica Rossi, James M. Bradburne, John E. Bowlt
Corraini 2021
Una passione per i libri illustrati per bambini, una fuga, una soffitta piena di libri, un regalo, un museo.
Tirando questi fili è nata una collezione di 257 libri sovietici per bambini che ha inaugurato in nuovo Centro Internazionale di Ricerca sulla Cultura dell’Infanzia alla Pinacoteca di Brera.
Una miniera di immagini per studiare il passato e costruire il futuro! Un patrimonio da condividere!
Qui il video a cura di Librifinticlandestini per scoprire il Centro!
Per anni una valigia malconcia di pelle marrone rimane chiusa in soffitta. Dentro, come in tutte le belle storie che si rispettino, c’è un tesoro: 257 libri sovietici per bambini, di cui 170 in russo, 84 in ucraino e 3 in yiddish, quasi tutti pubblicati fra il 1930 e il 1933. Una collezione straordinaria che si deve a due giovani architetti, Hans Edward Adler e Hedwig Feldmann, che nei primi anni ’30 lavorarono – per un breve ma fondamentale periodo – in Unione Sovietica. Dalla casa di famiglia a Colonia, i libri arriveranno in Inghilterra (dove la coppia si trasferisce, in fuga dalla Germania nazista) e saranno riscoperti nel 1986, quando la figlia Susan libera l’appartamento dei genitori. La collezione Adler, che Susan McQuail (nata Adler) ha donato nel 2020 alla Biblioteca Braidense di Milano, è testimonianza di un periodo unico nella storia del Novecento: ogni volume ci svela un aspetto dell’URSS dopo la Rivoluzione d’Ottobre e ci parla del ruolo cruciale della letteratura per l’infanzia nella cultura sovietica. Tra le “storie d’avanguardia” pensate per formare i nuovi cittadini, la collezione comprende edizioni rare di maestri come Vladimir Lebedev, Vera Ermolaeva e Aleksandr Dejneka, oltre a un prezioso gruppo di libri ucraini, fino ad oggi terra incognita anche per i ricercatori più devoti.