Le questioni di genere, da sempre presenti nel dibattito della letteratura per l’infanzia, hanno assunto negli ultimi anni, nell’editoria di riferimento, una presenza e degli spazi espliciti sempre più estesi. Libri senza stereotipi, bibliografie messe all’indice perché “gender”, accuse alle fiabe di essere portatrici di una cultura patriarcale, pubblicazioni e collane esplicitamente connotate esclusivamente per un determinato genere: sono solo alcuni esempi di fenomeni sociali e editoriali trasversali, con radici antiche e composite, che rendono esplicita un’attenzione viva e costante. «Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca», ci ricorda Marianella Sclavi. Ed è in quello spazio d’indagine che trova dimora questo volume. Una ricerca votata alla complessità, portata avanti con attenzione scientifica: scelte necessarie e opzioni praticate grazie a un’attenta analisi delle stereotipie di genere nella produzione delle narrazioni per l’infanzia e per i/le adolescenti negli ultimi dieci anni e, ancora, attraverso un lavoro sul campo che ha permesso di sperimentare anche con bambini/e adulti i libri analizzati, così da aprirsi a una costante messa in discussione. Il volume vuole contribuire al dibattito condividendo una metodologia di lavoro in ottica processuale; un punto da cui lettrici e lettori possano partire per i propri percorsi legati alla tematica.