![Piccolo_trattato_sull’immensità_del_mondo1](https://www.spaziobk.com/bk-uploads/2024/11/Piccolo_trattato_sullimmensita_del_mondo1-1500x1500.jpg)
![Piccolo_trattato_sull’immensità_del_mondo2](https://www.spaziobk.com/bk-uploads/2024/11/Piccolo_trattato_sullimmensita_del_mondo2-1500x1500.jpg)
![Piccolo_trattato_sull’immensità_del_mondo3](https://www.spaziobk.com/bk-uploads/2024/11/Piccolo_trattato_sullimmensita_del_mondo3-1500x1500.jpg)
![Piccolo_trattato_sull’immensità_del_mondo4](https://www.spaziobk.com/bk-uploads/2024/11/Piccolo_trattato_sullimmensita_del_mondo4-1500x1500.jpg)
![Piccolo_trattato_sull’immensità_del_mondo5](https://www.spaziobk.com/bk-uploads/2024/11/Piccolo_trattato_sullimmensita_del_mondo5-1500x1500.jpg)
Piccolo trattato sull’immensità del mondo
Sylvain Tesson
Piano B 2024
“Per vagabondare servono poche cose: un terreno propizio e il giusto stato d’animo, un misto di buon umore e disprezzo per l’ordine costituito”.
Racconti e riflessioni, tra diario di viaggio e piccolo trattato di filosofia, per riprendersi in mano il mondo con un viaggio.
“Aprire gli occhi è un antidoto alla disperazione”.
A metà tra diario di viaggio e pamphlet filosofico, il “Piccolo trattato sull’immensità del mondo” raccoglie le impressioni, i pensieri e le avventure di Sylvain Tesson durante le sue molte peregrinazioni. Tesson è innanzitutto un nomade dei tempi moderni, e i suoi viaggi sono un inno alla libertà: all’avventura nelle steppe asiatiche, in Tibet, nelle foreste di Francia, si arrampica a mani nude sulle grandi cattedrali europee. Perlopiù cammina o cavalca, bivacca sopra un albero o sotto un ponte, vaga in cerca della meraviglia e della gioia e invita il lettore a fare altrettanto – a scoprire i piaceri del nomadismo e del vagabondaggio. Il suo “Piccolo trattato” è al contempo un antidoto alla società digitale e un’ode a un’esistenza spesa nella natura, un elogio della lentezza e un diario romantico contro l’ordine costituito.