Sul design
Anni Albers, a cura di Nicholas Fox Weber
Johan & Levi 2023
“Nel mio caso sono stati i fili a catturarmi, totalmente contro la mia volontà. Lavorare con il filo mi sembrava una cosa da femminucce. Io volevo qualcosa da conquistare. Ma le vicissitudini della vita mi hanno legata ai fili e loro hanno avuto ragione di me. Ho imparato ad ascoltarli e a parlare la loro lingua. Ho imparato a maneggiarli. E ascoltando, gradualmente, sono arrivata a desiderare una libertà fuori dalla loro portata, il che mi ha condotto a un altro mezzo, la grafica. I fili non erano più tridimensionali come prima; c’era soltanto la loro immagine, che compariva disegnata o stampata su carta”.
Una raccolta di scritti, sintesi di un pensiero scaturito e maturato nella pratica artistica quotidiana, attraverso cui emerge chiaro lo spirito critico di Anni Albers e la sua capacità di sperimentazione multidisciplinare in ascolto della materia.
Al Black Mountain College, la scuola sperimentale nel North Carolina che aveva accolto i coniugi Albers in fuga dal nazismo, Anni era solita ripetere ai suoi studenti: «Bisogna esplorare luoghi dove nessuno prima di noi è mai stato». Un atteggiamento spregiudicato che non doveva tuttavia precludere uno sguardo retrospettivo capace di misurare i progressi fatti nel campo delle arti e del design. Solo sapendo a che punto siamo possiamo dissipare la confusione che ci impedisce di vivere con consapevolezza il processo creativo e di individuare nuove strade. Questa raccolta di testi, introdotti da una prefazione di Nicholas Fox Weber, dà accesso a un pensiero illuminato che ha preso forma in cinquant’anni di attività – dal periodo al Bauhaus di Weimar e Dessau fino agli anni ottanta negli Stati Uniti – nutrendosi dell’esperienza sul campo oltre che di letture teoriche e filosofiche. Anni Albers ritorna su alcuni temi che le stanno particolarmente a cuore: la superiorità di un design anonimo e senza tempo, funzionale e non autoreferenziale; l’importanza del corpo a corpo con il materiale; l’idea che i limiti esterni giovino all’immaginazione; il valore dell’audacia; la convinzione che l’atto di creare sia l’emozione più intensa che si possa conoscere. Ancora oggi i suoi scritti sul design e sull’arte della tessitura sono studiati nelle università di tutto il mondo, e il suo insegnamento continua a essere un’inesauribile fonte di ispirazione.