Zattere / Rafts
Francesco Faccin, a cura di Sistema Manifesto
Corraini 2024
10 zattere della storia passata e contemporanea, tra metafora e deisgn, all’incrocio tra infinite discipline, per improvvisarci artigiani e navigatori nell’improvvisazione con essenzialità.10 “oggetti poveri, così poveri che sono fatti di niente, il più delle volte da parti recuperate, scarti. (..) L’importante è che galleggino. (..) Oggetti belli e poetici, essenziali e fantasiosi”.
“Come naufraghi avanziamo alternando speranza per il futuro e terrore per la morte, produzione di bellezza e momenti oscuri. La zattera è un oggetto immaginifico, indispensabile, che nella storia dell’uomo ha rappresentato in varie forme la capacità di adattamento e l’attaccamento alla vita oltre ogni ragionevole ottimismo o il desiderio di andare altrove. Aggrapparsi alla vita, improvvisarsi artigiani e navigatori, sopravvivere per vivere meglio dopo. La zattera del naufrago, del migrante, dell’avventuriero, del malcapitato…La zattera è coraggio, speranza, tanto con poco, arte dell’improvvisazione, scarto che diventa salvezza. (..) Perdere la dimensione del rischio e dell’incertezza è il pericolo più grande che possiamo correre, perché solo coltivando questi aspetti restiamo in contatto con la necessità e il piacere della frugalità”.