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Antenate

venerdì 28 ottobre alle 18 - presentazione con Silvia Vecchini, Anna Lamberti-Bocconi, Francesca Genti, Irene Soave e Sartoria Utopia

In occasione dell’uscita dell’ultimo libro di Sartoria Utopia e della presenza di Silvia Vecchini a SpazioB**K per il corso Le parole possono tutto, incontriamo editrici e autrici per un inno corale alle nostre antenate!

le mie antenate
sono passate come passa un’ombra
l’inverno l’estate come passa
il sonno la malattia un corteo funebre
affacciate appena bambine hanno iniziato
a faticare lavare mondare sopportare consolare
cullare moltiplicare il poco sfamare hanno finito
la vita a forza di rammendi sapone legna da fare
pane pane pane da impastare è normale
che fossero devote a un Dio che si fa mangiare
le mie antenate
sono tutte donne spolpate

Silvia Vecchini

ANTENATE
è una raccolta di poesie di Maria Moresco, Silvia Vecchini, Anna Lamberti-Bocconi, Azzurra D’Agostino, Manuela Dago, Alessandra Bordino, Tiziana Lo Porto, Francesca Genti, Irene Soave, Silvia Monti, Eleonora Scrivo, Clara Galante.
A cura di Francesca Genti, Sartoria Utopia

Dodici poete della scena italiana contemporanea si misurano sul tema delle origini, dei legami e delle generazioni componendo un mosaico epico, commovente e appassionato in cui le storie e la Storia si intrecciano e si fondono nel vortice sonoro della poesia.
Questa antologia parte dalla voce, la cosa più nuda e preziosa che possediamo e nasce dai racconti orali e sepolti che a chiunque e capitato di fare e di accogliere quando le confidenze si fanno profonde e ci si mette a parlare del passato, delle nostre antenate e della loro fatica.
Negli ultimi anni sempre più spesso mi e capitato di intercettare racconti di donne di altre generazioni, racconti che non finiranno mai nei libri di storia, ma che sono preziosi e unici come uniche e preziose sono le protagoniste che li hanno vissuti.
Per questo nasce l’antologia Antenate: ho chiesto a undici poete se avevano voglia di raccontare in versi qualcosa delle donne che le avevano precedute ed e stato bello farlo in poesia, poiche la poesia e prima di tutto suono, sussurro, urlo, e anche perché questa arte maggiore, che e identificata per lo più con la lirica, ha invece un’enorme potenziale narrativo e una sorprendente e catartica libertà per esprimerlo.
Al filo luminoso che ci lega al passato e che indica la strada verso il futuro, a tutte noi, alla voce di ognuna di noi, in cielo e sulla terra, e dedicato questo libro.

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