
NON ERO IPERATTIVO. ERO SVIZZERO – STORIE RAPIDISSIME DI RAGAZZE E RAGAZZI
L’infanzia nelle autobiografie degli allievi di una scuola media di Lugano.
Presentazione del libro con l’insegnante Manuel Rossello, Elisabetta Curzel e i Topipittori
Mercoledì 2 maggio 2018 alle 19 a Spazio b**k
Accanto alle antologie della storia della letteratura e ai manuali di educazione linguistica arriva sui banchi Non ero iperattivo. Ero svizzero: l’antologia dei ricordi d’infanzia degli allievi di una scuola media di Lugano, nati dalla lettura in classe di testi autobiografici di grandi autori e dagli esercizi di scrittura breve con l’insegnante Manuel Rossello.
La memoria non è solo un esercizio degli adulti ma si scopre che anche i ragazzi collezionano presto aneddoti del loro recente passato. Si scopre anche che l’educazione alla lettura e alla scrittura nascono da un tempo quotidiano dedicato alla lettura condivisa e dalla pratica costante della scrittura, dove trova spazio il racconto libero e preciso di sé e la leggerezza di una risata.
“Un ricordo riuscito coglie un momento preciso, che può essere buffo, triste o paradossale, ma insieme è come se fosse senza tempo (effetto a cui non è estraneo l’uso del passato remoto). Ma non si tratta di riscoprire un’utopica età dell’oro dell’infanzia, quanto di recuperare alcuni istanti, forse fondamentali, in cui gioia, tristezza, rabbia e divertimento si sono intrecciati in una trama vitale”.
Parleremo del libro e di questa esperienza scolastica con l’insegnante e la giornalista Elisabetta Curzel, insieme all’editore che ha pubblicato il libro nella collana Gli anni in tasca.
Manuel Rossello, nato a Lugano da madre piemontese e padre catalano, ha studiato letteratura italiana a Ginevra e Pavia. Dal 1997 insegna nella scuola media ticinese. Dal 2001 al 2007 ha diretto la rivista trimestrale «Cenobio».
Elisabetta Curzel, giornalista specializzata in divulgazione scientifica e culturale, ha scritto per i principali periodici italiani. Dal 2012 lavora come autore e inviato per la Rai. Considera il racconto lo strumento principe per la condivisione del sapere.