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Scrivere sul margine

giovedì 26 ottobre 2023 alle 18 - presentazione della raccolta di poesie con l'autore Matteo Pelliti e l'illustratore Guido Scarabottolo in dialogo con lo scrittore Valentino Ronchi

Scrivere sul margine

La foglia o il sorite
se osservati sul bordo

procurano un innesto
di tempo, vertigine sottile

consumata sull’altare di questo vegliare

che è un aspettare: filo profano, sogni

d’infante, tempo
che non ammette postille

tra il lampo e il tuono,
silenziosa ombra

su uno strato di ghiaccio
sottile come l’estate.

Non scrivere sul margine; Scrivere sul margine; Sul margine : tre sezioni raccolgono le poesie di Matteo Pelliti intorno ai concetti di margine e scrittura, indagandone i rapporti e sviluppando le suggestioni più letterali e più metaforiche, dallo spazio tipografico a quello sociale. Tra un margine e l’altro, trentadue illustrazioni inedite di Guido Scarabottolo con intrecci di linee e gli oggetti quotidiani appaiono come reperti posti fuori dal tempo e disposti a suggerire mille storie potenziali.
Presentazione del libro con l’autore e l’illustratore, in dialogo con lo scrittore Valentino Ronchi, di cui tanto abbiamo amato il romanzo Riviera, e la voce fuori campo di Giovanna Zoboli.

Un grande classico
dello scrivere sul margine
è saper spettare, non aspettare
ma sostare nell’attesa,
controllando le emozioni
come Ulisse che dice
“Sopporta, mio cuore”,
emblema occidentale
d’autocontrollo.

Aspettare è uno scrivere sul margine.

Emarginati

Qualcuno mi dirà
– ma sono io stesso a dirmelo

come rimprovero – che se vuoi scrivere “sul margine”

dovrai nominare la grande selva di emarginati che vivono
non ai margini ma nel centro delle nostre città. Dalle 12

alle 12 e 50 sotto le mie finestre
ogni giorno la mensa dell’ospizio distribuisce un pasto a chi si mette in coda, la mensa dei poveri, la osservo
dall’alto, vedo la fila formarsi
sul marciapiedi e questo mio spiarli, questo stare al margine, fa di me l’emarginato vero perché li vedo
anche quando non li guardo,
e non li guardo
per non vederli.

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