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TRA I MIEI MONDI – UN’AUTOBIOGRAFIA
DI LEO LIONNI (traduzione di Mario Maffi)
Donzelli 2015
Presentazione con i curatori Martino Negri e Francesco Cappa
giovedì 1 ottobre alle 19e30
L’autobiografia di Leo Lionni attraverso la voce dei suoi curatori.
Per conoscere più a fondo le identità multiple di questo poliedrico artista, graphic designer, pittore e autore di albi illustrati per l’infanzia tra luoghi e paesaggi culturali d’Europa e d’America del Novecento.
Ma soprattutto per ascoltare, più che la cronaca dei successi, i ricordi dell’infanzia e della vecchiaia che rendono viva, speciale e poetica la sua esperienza.
Una collezione di immagini, materia prima dei suoi disegni e delle sue storie.
“Dall’altra parte dello Chagall, c’era la mia stanza, la mia torre d’avorio, il tempio della mia solitudine. E soprattutto il luogo in cui facevo accadere le cose: era il mio zoo, il mio laboratorio di botanica. Era lì che, con il miracoloso consenso di mia Madre, altrimenti così schizzinosa, avevo il permesso di raccogliere e collezionare la prova abbondante, variegata e spesso puzzolente della mia imperiosa passione per la natura. (..) L’amore per la natura spesso esprime un’ossessiva curiosità per ciò che riguarda la vita e la paura della morte. I miei terrari sono senza dubbio atti d’amore. Ma soprattutto erano elaborati scenari, compressi dentro le strette dimensioni di una natura miniaturizzata e ricreata in maniera artificiale. Erano teatri per drammi vagamente percepiti: drammi d’amore e di odio, fame, gioia, paura, morte e trasfigurazione. Erano metafore. Erano Arte. Accanto al tavolo della natura ce n’era un altro, più piccolo, dipinto di nero. Era il Tavolo dell’Arte. Lì dipingevo, disegnavo, incidevo, incollavo modellavo“.
Martino Negri insegna presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Le sue ricerche si sviluppano nell’ambito della letteratura per l’infanzia e della didattica della letteratura, focalizzandosi sulla forma narrativa del picture book. Collabora con la rivista «Hamelin. Storie, figure, pedagogia». Ha pubblicato Viperetta. Storia di un libro (Scalpendi, 2010) e ha curato, con F. Cappa, l’edizione di W. Benjamin, Figure dell’infanzia. Educazione, letteratura, immaginario (Raffaello Cortina, 2012).
Francesco Cappa è ricercatore di Pedagogia generale presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. I suoi studi vertono sui rapporti tra la filosofia dell’educazione, l’estetica e l’immaginario contemporaneo. Ha pubblicato La trama dell’attenzione. Critica e narrazione tra Kafka e Benjamin (Mimesis, 2005) e ha curato Foucault come educatore (Franco Angeli, 2009), J. Dewey, Esperienze e educazione (Raffaello Cortina, 2014) e, con M. Negri, W. Benjamin, Proust e Baudelaire. Due figure della modernità (Raffaello Cortina, 2014).