Unica, millimetrica e folle l’analisi di 250 caratteri tipografici in pixel dei videogiochi tra gli anni Settanta e Novanta, scelti con cura, ridisegnati e categorizzati per stile con il commento dell’autore. Un’esplosione di colore che rende omaggio all’immaginario trasversale dei giovani cresciuti in quegli anni.