«Non c?è silenzio più assoluto di quando si aspetta in mare nella nebbia. Si sta con le orecchie tese: qualche grossa imbarcazione può spuntare all?improvviso, senza che si sentano le onde di prua in tempo per accendere il motore e togliersi di mezzo.» Mari è una scrittrice e Jonna è un?artista, vivono alle estremità opposte di un grande condominio vicino al porto di Helsinki, i loro atelier all?ultimo piano separati solo da un corridoio e da una soffitta. Condividono una barca e una casa lontana dalla civiltà in una piccola isola solitaria, l?ultima prima del mare aperto nell’arcipelago tra la Finlandia e l?Estonia (dove i lettori di Tove Jansson non potranno che riconoscere i luoghi del Libro dell’estate, Iperborea, 1989). Dipingono, illustrano, fotografano, scrivono, viaggiano, intagliano il legno, pescano e discutono su qualsiasi argomento, dai western ai film di Fassbinder, dai cactus alla natura umana, trasformando continuamente la vita in nient?altro che arte. Mari e Jonna lavorano e ridono insieme per decenni, eppure non hanno mai veramente smesso di sorprendersi l?un l?altra. Attraverso tredici straordinarie istantanee Tove Jansson ci racconta, con sottile ironia e sorprendente leggerezza, le loro vite e la loro amicizia, immerse nella semplicità del vivere e sospese in quel raro stato di grazia dell’amore: «Mari», disse Jonna. «A volte sei davvero un po? troppo scontata.» «Dici? Ma ogni tanto bisogna anche poter dire cose scontate, no?» E poi si rimisero a leggere.