«PIACERE- Ho dimenticato i diritti del piacere. Il piacere sessuale. Trarre piacere dalla mia scrittura, e usare il piacere come parametro di giudizio per ciò che decido di scrivere.
Sono una scrittrice antagonistica, una scrittrice polemica. Scrivo per difendere ciò che è attaccato, per attaccare ciò che è osannato. Ma, così facendo, mi colloco in una posizione emotivamente scomoda. Non ho la segreta speranza di convincere, e non posso fare a meno di essere costernata quando i miei gusti (le mie idee) minoritari diventano gusti (idee) maggioritari.: allora voglio attaccare di nuovo. Non riesco a fare a meno di avere un rapporto antagonistico con la mia stessa opera.
Uno scrittore è interessante quando c’è un antagonismo, un problema. Per questo Stein non lo è, in fin dei conti, una buona scrittrice, non è utile. Non pone un problema. Tutto è affermazione. Una rosa è una rosa è una rosa.
Sin dal tempo della Bibbia, avere un rapporto sessuale con qualcuno significa conoscerlo. Nel nostro secolo – per la prima volta – il rapporto sessuale è apprezzato soprattutto come un modo per conoscere se stessi. È un peso troppo gravoso per l’atto sessuale.»