Lo spazio non è neutro
Ilaria Crippi
Accessibilità, disabilità, abilismo
Tamu 2o24
“Una delle mie prime lotte da attivista è stata quella per ottenere l’accessibilità di un locale gestito da un’associazione culturale. (..) Se è abbastanza immediato comprendere l’effetto materiale di una barriera (escluderti dalla fruizione di un contesto), i suoi effetti psicoemotivi restano troppo spesso invisibili. Eppure un luogo o un servizio non accessibili, oltre a causare un esclusione materiale, trasmettono potenti significati: dicono qualcosa riguardo a chi appartiene e chi non appartiene quel contesto; ci ricordano che siamo «fuori posto», diverse, non previste. Ricevere questo costante promemoria dell’ambiente attorno a noi produce effetti emotivi oltre che pratici e può incidere sul nostro benessere psicologico”.