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“Io sono rimasta nella giungla, non ne sono mai uscita. Mi sono dimenticata la consegna: perché tutti continuano a girare? Qualcuno ripeterà cosa dobbiamo fare? Ci avete detto che non potevamo parlare e fare domande e ho aspettato fino all’ultimo ma nessuno ha chiesto nulla. Faccio parte della giungla, è la mia vita, vivo in viaggio, e mi sento a casa in quello che non conosco”.
Aurelie ha scelto Ho scelto Da che parte per Yellowstone? Un viaggio alla scoperta dei parchi nazionali del mondo, un illustrato di divulgazione a fumetti di grande formato, lo ha letto per tutto il tempo dell’esplorazione seduta ai piedi di un albero, vicino a una capanna di rami. Non ha guardato nessun altro libro.
Nello stesso tempo Paola ha girato continuamente per raccoglierne più libri possibili. Solo alla fine, proprio sul filo del rasoio, è stata colpita da un libro piccolissimo che custodisce tra le mani fino a farlo scomparire e la riporta a una dimensione di intimità: Tempo maestoso, un leporello senza parole con la copertina musicale, autoprodotto da Irene Berra.
Due scelte opposte per dimensioni e immaginario, due modi agli antipodi di “esplorare” e di perdersi ne Il libro nella giungla, il corso di formazione itinerante che da anni conduciamo insieme ad Elisa Zappa di Spazio Ars.
Domenica mattina di metà ottobre 2021, tra scoiattoli e pioggia di ghiande, abbiamo allestito nel bosco del Parco Alto Milanese una giungla di libri illustrati per bambini e adulti, diversi in tutti i sensi (stile, materiale, tecnica, formato, lingua, contenuto), sdraiati senza ordine su teli in mezzo a una radura.
Una giungla editoriale da esplorare in libertà e assoluto silenzio per mezz’ora con l’obiettivo di arrivare a scegliere un solo libro-bussola che guidi, a seconda delle interpretazioni di ognuno, fuori dal caos, con fiducia in ciò che abbiamo tenuto tra le mani. Perché al di là del senso di perdita “l’ambizione non è quella di scegliere il meglio ma proprio dare fiducia alle scelte di ognuno” (Elisa).
Riuniti in cerchio ci confrontiamo sulla scoperta di “altre forme di vita editoriale” e sui diversi modi di muoversi e di leggere, in particolare in un bosco dove le capacità percettive sono amplificate dalla natura che nutre corpo e immaginazione. Ascoltiamo le scelte e le motivazioni di tutti, mettiamo in connessione tra loro i libri incontrati e con altri conosciuti e sconosciuti, intrecciamo aspetti biografici con spunti di analisi per creare percorsi educativi a partire dai libri illustrati letti.
Il corso è rigorosamente progettato nella sua architettura, dove travasiamo tutte le nostre conoscenze editoriali ed artistiche e la nostra sensibilità, ma si libera nell’incontro con le persone che nel “qui e ora” partecipano. Ogni giungla è unica! È un’esperienza del disorientamento, dello stupore e dello spavento nell’entrare in una dimensione disordinata e nello sconosciuta, per uscire arricchiti dall’incontro con la varietà e dalla costruzione di una trama di connessioni che legano un libro all’altro, i libri alle nostre storie e noi a quelle degli altri.
“Non c’è miglior modo per conoscere gli studenti che attraverso i libri che leggono” dice Paolo raccontando i suoi laboratori a scuola.
Alla fine della giungla abbiamo una nuova capacità di leggere, cioè di guardare, organizzare informazioni e creare relazioni.
In questo senso la giungla, riprendendo le riflessioni di Franco La Cecla in Perdersi. L’uomo senza l’ambiente (Meltemi, nuova edizione 2021) è uno spazio necessario per riattivare i sensi e ricostruire un equilibrio simbolico ecologico con l’ambiente in cui viviamo a partire dai libri. Ogni giungla non è un’avventura solitaria, ma ci restituisce la possibilità di una relazione metaforica tra noi e le cose per apprezzare esteticamente il nostro stare al mondo e immaginare molteplici, e non scontate, possibilità di uso dei libri più diversi nei contesti più vari.
Se non conosciamo i libri non potremo proporli a chi aspetta di ricevere una storia. Se non conosciamo le persone e i bisogni dei luoghi non potremo trovare i libri che possono davvero arrivare al cuore, invogliando il desiderio di leggere ancora. E, in ogni caso, non possiamo mai sapere fino in fondo perché un libro è piaciuto, che cosa ci sia dietro una pagina.
«Ognuno di noi segue strade diverse per imparare. [..] La qualità interna della nostra mente è, di per sé, una grande maestra di storia naturale. È qui che impariamo che la <<natura>> non è in un altro luogo. Anche noi siamo animali, primati con un ricco contesto ecologico ed evolutivo. [..] Ciascuno di noi occupa un mandala ricco di storia, altrettanto profondo e complesso quanto una foresta primaria. Meglio ancora: osservare noi stessi e osservare il mondo non sono attività in contraddizione; osservando la foresta, ho imparato a conoscere meglio me stesso.» David George Haskell, La foresta nascosta. Un anno a osservare la natura, Einaudi 2014