«Dopo aver esultato in questi anni, senz’altro in buona fede, per il primo presidente nero alla guida degli Stati Uniti d’America, per le quote rosa, per i premi Oscar dati a film di denuncia sul colonialismo e lo schiavismo, oggi che il mondo progressista fa festa perché una donna è diventata rettrice della Sapienza e un’altra, addirittura, vice capo della Polizia, è più che mai necessario dire che non ci accontentiamo di traguardi simbolici e di nessuna soluzione che non preveda il rimettersi in gioco integralmente, e poeticamente, fra i piedi del dominio e nei sotterranei più oscuri del mondo.» Antonio Brizioli