Viceversa

Eleonora Mrangoni

Il mondo visto di spalle
Johan & Levi 2020

25,00

Disponibilità: 2

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9788860102393
brossura 17 x 24 cm
italiano
nuovo

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«Uno studio delle figure di schiena non può “quietarsi” in nessun modo, e anzi è probabilmente destinato a perdersi dentro se stesso, ma può essere un modo di osservare l’uomo, il suo mondo, la sua ricerca di uno scopo, la sua fede nella bellezza e il suo senso di grazia.»
Forse il modo migliore per guardare l’uomo e la sua arte non è fissarlo negli occhi, non è tenere in mano un selfie, indagare un ritratto, prendere tutto di petto. E’ guardare di spalle, osservare di lato, entrare in una prospettiva, capire dove si guarda, di cosa si va in cerca, in che posizione ci si mette nelle cose, proteggere il mistero, andare oltre.
«Le figure di schiena ci interrogano e ci ignorano al contempo. Ci inchiodano e ci lasciano liberi. Ci nascondono qualcosa, eppure ci permettono di spiare parti di loro su cui non hanno il controllo. Non possono vederci né tantomeno vedersi, hanno bisogno di noi e di noi se ne infischiano. Non sanno mentire. Sono laconiche, ma svelano segreti. Sono povere di armi e insieme potentissime. “Dio si presenta di spalle” ha scritto Boubat nel suo diario nel 1999, pochi mesi prima di morire. Ma le figure di schiena non hanno certo solo a che vedere con la nostalgia e il senso di una fine: ci parlano di desiderio e di scoperta, distrazione e ribellione, tenerezza e libertà. Esse est percepi, come ha scritto il filosofo empirista George Berkley – essere significa essere percepiti. E allora cos’è più vivo di loro?»